Federazione di comunità di Damanhur

Posted in Comunità intenzionali ed ecovillaggi

Damanhur

 

La seguente presentazione è ripresa dal libro Comuni, comunità, ecovillaggi, di Manuel Olivares. Alcuni dati sono stati recentemente aggiornati da Coboldo Melo, membro storico di Damanhur.
Buona lettura!
Manuel Olivares

 

Damanhur oggi è una delle comunità più interessanti nel mondo ed ha relazioni periodiche con altre comunità quali Zegg, Auroville e Findhorn. Le conquiste che Damanhur ha raggiunto in campo economico, sociale e culturale costituiscono un modello che può ispirare lo sviluppo di altre comunità intenzionali. Essendo attivi nel GEN, i damanhuriani prediligono l’uso di cibo, abitazioni e tecnologie energetiche sostenibili. L’Associazione Eco-Damanhur è oggi una delle più attive in questo settore e sta acquistando visibilità a livello internazionale.

(Bill Metcalf, Damanhur: un magico viaggio iniziatico, in Communities Magazine,  n° 103, 1999).

Damanhur si definisce una Federazione di Comunità, basata su valori etici e spirituali.
Per offrirne un rapido excursus storico, l’idea di fondare una “città del sole” (Damanhur significa letteralmente “città della luce” e riprende il nome di un’antica città egizia dedicata ad Horus — dio della mitologia — abitata da esoteristi ed iniziati dell’epoca) prende corpo nell’ambito di un centro esoterico di Torino (Centro Horus), fondato da Oberto Airaudi e diventa operativa nel 1975.
Il luogo su cui avviare il progetto, nel comune di Baldissero Canavese in Valchiusella, non viene scelto casualmente; è un punto di convergenza di importanti “linee sincroniche”.
Queste costituirebbero «un reticolo energetico che avvolgerebbe il pianeta terra e lo unirebbe all’universo attraverso nove linee maggiori verticali, nove linee maggiori orizzontali e altre linee minori. Queste forze energetiche, che la scienza moderna non sa ancora misurare, ma che i cinesi chiamavano già la “schiena del drago”, trasporterebbero idee, sogni, conoscenze, modi di pensare, forme di vita.
La Valchiusella (la celtica Val di Chy, come la chiamano i damanhuriani) era, del resto, una vallata ricca di ritrovamenti archeologici e magici antichi; primo fra tutti il “sentiero delle anime”, un complesso sistema di sentieri di montagna ricchi di incisioni rupestri riferiti a riti, simboli e funzioni apotropaiche» (Luigi Berzano, Damanhur. Popolo e comunità, Editrice ElleDiCi, Torino 1998,  p. 7) .
Nel 1980 vengono eletti, a Damanhur, un governatore e cinque ministri.
L’anno successivo i damanhuriani si dotano della propria bandiera e di una valuta interna, il Credito, di cui si tornerà a parlare tra breve. Parallelamente aumenta il numero di residenti, al punto che, nel giro di pochi anni, la comunità si dota anche di una propria scuola interna (materna ed elementare).
Nel 1989 i cittadini damanhuriani sono più di trecento, decentrati in tre comunità: la capitale Damjl, Tentyris ed Etulte, i cui edifici vengono riscaldati in maniera quasi del tutto autonoma.
Nello stesso periodo si raggiunge anche una parziale autonomia riguardo alla produzione di energia elettrica.
Dal 1998 la Federazione di Damanhur è membro a pieno titolo di GEN Europe.
A livello nazionale, fa parte della RIVE (Rete Italiana Ecovillaggi) ed, inoltre, i damanhuriani sono fra i membri fondatori del CONACREIS, l’organismo di coordinamento di tutte le associazioni di ricerca etica e spirituale riconosciute come Associazioni di Promozione Sociale dallo stato italiano.
Damanhur è stata riconosciuta come esempio di applicazione  della Carta della Terra e ne partecipa alla diffusione.
Inoltre, nel 2005, la Federazione di Damanhur è stata premiata come modello di società sostenibile da un’agenzia della Nazioni Unite.
Alla base della filosofia damanhuriana vi sono: la libertà ed il risveglio dell’Uomo come principio divino, spirituale e materiale, la creazione di un modello di vita sostenibile, basato sui principi etici di buona convivenza ed amore, l’integrazione e la collaborazione armoniche con il territorio e con l’ambiente sociale, la considerazione degli aspetti non solo fisici ma anche sottili della realtà in cui viviamo. La ricerca, in ogni campo degli interessi umani, la sperimentazione continua e l’espressione dei talenti caratteristici di ciascuno sono i metodi applicati in ogni ambito sia sociale che spirituale.

 

Damanhur oggi

La Federazione è giunta a contare circa 1000 cittadini ed è costituita da 25 piccole comunità (organizzate in 10 regioni), formate da più edifici, in ognuna delle quali vivono 20-30 persone.
Gli insediamenti della Federazione (sparsi a macchia di leopardo in tutta la Valle e nella zona dell’Alto Canavese) si estendono su più di 520 ettari di territorio che includono boschi, aree coltivate, zone residenziali ed un centinaio di abitazioni private, laboratori artistici, ateliers, aziende e fattorie.
Il sistema sociale è elettivo: ogni Comunità elegge un proprio Responsabile, che rappresenta la Comunità stessa negli incontri di tipo Federale.
Tre persone, i Re Guida, vengono elette da tutti i damanhuriani ogni sei mesi e sovrintendono alla comunità nel suo insieme.
Delle mille persone circa che fanno parte della Federazione, 600 adulti e 70 bambini hanno scelto di vivere stabilmente all’interno delle Comunità, a cui si aggiunngono circa 400 membri saltuari: è infatti possibile scegliere livelli differenti di adesione e impegno a Damanhur, condividendone in ogni caso i principi etici. Questi sono espressi nella Costituzione, stilata fin dall’inizio dai fondatori e aggiornata più volte nel tempo mantenendone intatte le caratteristiche fondamentali. La Costituzione viene sottoscritta da ogni persona che sceglie di far parte della Federazione.
Damanhur ha molti centri in Italia, Europa, USA e Giappone, nei quali si svolgono attività quali corsi e conferenze e collabora con gruppi spirituali in tutto il mondo.

 

Il Credito

Il Credito è il sistema di valuta complementare di Damanhur e ha lo scopo di sviluppare una nuova forma di economia basata su valori etici di cooperazione e solidarietà. Ha un alto valore ideale ed è stato realizzato per riportare il denaro al suo significato originario: essere un mezzo per facilitare lo scambio, basato su un accordo fra le parti. Per questo motivo si chiama Credito: per ricordarci che il denaro è solo uno strumento attraverso il quale ci si dà, appunto, “credito”, cioè fiducia. Grazie a questo sistema di valuta, i damanhuriani vogliono nobilitare il concetto di denaro non considerandolo un fine, ma solo uno strumento funzionale per gli scambi tra persone che condividono valori ideali.

 

I Templi dell’Umanità

Damanhur è conosciuta in tutto il mondo per i Templi dell’Umanità, un’opera d’arte sotterranea scavata a mano nella roccia dai suoi cittadini e definita da molti come l’‘Ottava meraviglia del mondo’. I Templi si snodano per 8500 metri cubi e sono composti da sette sale principali su cinque livelli diversi, collegate tra loro da centinaia di metri di corridoi.
Sono stati costruiti per realizzare  un grande laboratorio dove arte e scienza, tecnologia e spiritualità fossero uniti nella ricerca di strade nuove per l’evoluzione dell’umanità. All’interno di ogni sala, gli artisti damanhuriani hanno rappresentato i concetti principali della filosofia damanhuriana utilizzando molteplici espressioni artistiche.

 

Educazione

Dal 1985 è attiva a Damanhur la Scuola Familiare, nata dall’iniziativa dei genitori che desideravano seguire direttamente l’educazione dei figli, anche in ambito scolastico. La Scuola damanhuriana copre le fasce di età dalla prima infanzia all’adolescenza fino alla terza Media e viene frequentata da circa 70 allievi, di nazionalità ed età diverse.
Il pensiero damanhuriano e le sue molteplici fonti di ispirazioni trovano, inoltre, espressione in una università interna, la Damanhur University.
I suoi corsi si basano su insegnamenti del fondatore, Oberto Airaudi e sono tenuti da insegnanti damanhuriani con un lungo background di studio ed esperienza sul campo.

 

Attività

I cittadini della Federazione hanno dato vita a circa 80 attività economiche e di servizio. La maggior parte sono soprattutto piccole Società e in minima parte cooperative. In ogni caso il loro impegno è sempre di garantire la qualità dei loro prodotti, realizzati seguendo principi etici ed ecologici.
Le attività damanhuriane spaziano in molti settori: laboratori d’arte — lavorazione del vetro, mosaico, pittura, scultura, restauro ―, ristorazione ed agriturismo, editoria, ricerca terapeutica, bio-architettura e bio-edilizia, corsi di ampliamento percezioni e sviluppo personale, corsi di meditazione e organizzazione di percorsi nella natura.

 

Sostenibilità

Il conseguimento dell’autosufficienza energetica e alimentare ― biologica e OGM free — è uno degli obiettivi più importanti per Damanhur.
Oggi, la Federazione è autosufficiente al 70% per le acque sanitarie grazie ad impianti di pannelli solari; al 35% per l’elettricità attraverso impianti fotovoltaici e piccole turbine idriche; al 90% per il riscaldamento a legna, ricavata dalla cura dei boschi. Seguendo i principi di “sostenibilità”, le case nuove vengono costruite secondo i criteri della bioedilizia.
L’agricoltura biologica copre circa il 50% del fabbisogno alimentare. Vi sono allevamenti di bovini e pollame, si producono ortaggi, frutta, formaggi, olio, cereali, vino e miele.
L’impegno va anche nella conservazione e nel recupero della biodiversità attraverso la creazione di una banca dei semi e l’organizzazione di conferenze, incontri e convegni formativi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.
Molti cittadini damanhuriani sono inoltre attivi, da anni, sul versante del recupero ambientale, partecipando, in collaborazione con l’Università di Torino, ad un programma di riforestazione delle aree circostanti.
Sia la Scuola Famigliare di Damanhur che gli edifici abitativi più recenti della Federazione hanno ricevuto importanti riconoscimenti FEE (Foundation for Environmental Education), in ambito di sostenibilità.

 

Volontariato

I cittadini di Damanhur hanno creato molte associazioni che, grazie al costante impegno etico e sociale dei loro appartenenti, sono state riconosciute dal governo italiano per la loro funzione di promozione sociale.
Per partecipare concretamente allo sviluppo della Valle in cui è situata, Damanhur ha fondato un movimento politico indipendente “Con te, per il Paese”, che ha vinto più volte le elezioni comunali del paese di Vidracco, mentre molti damanhuriani sono stati eletti consiglieri comunali nei vari paesi della zona.

 

DamanhurCrea

Ristrutturando un edificio inutilizzato da molti anni, (che era stato costruito da Adriano Olivetti per il progetto I-Rur negli anni ’50) i damanhuriani hanno creato un centro polifunzionale che ospita attività collegate al benessere, alla ricerca, alla cultura ed all’arte.

 

Salute

Fin dal momento della sua fondazione, il tema della salute è stato molto importante all’interno del progetto di Damanhur. Oggi  Damanhur ha un servizio sanitario interno molto articolato che si avvale di medici, psicologi e personale specializzato ed un ambulatorio medico aperto al pubblico: ognuno dei medici e gli specialisti che vi operano è impegnato in uno o più campi di ricerca damanhuriani, combinando metodi tradizionali con tecnologie altamente sofisticate.

 
Federazione di Comunità di Damanhur
Via Pramarzo 3, 10080, Baldissero Canavese (TO)
Tel:. 0124512226, fax 0124512371
E-mail: pressoffice@damanhur.it
Sito internet: www.damanhur.org
 
 

Articoli di approfondimento:
Ecosostenibilità premiata a Damanhur
Falco ed il risveglio, dinamico, della divinità curiosa (Intervista, in profondità, al fondatore di Damanhur)
Damanhur: alcuni dettagli di vita comunitaria

 

Per riferimenti alla storia di Damanhur segnaliamo il tascabile della Collana Damanhur Con Te n.6 – “La Comunità più grande d’Europa. Anno per anno la storia di Damanhur” (autore Coboldo Melo – Roberto Sparagio).

 

Per approfondire il fenomeno comunitario

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

Leggine l’introduzione

 

Prezzo di copertina: 16.5 euro

 

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