Svanholm
A circa 60 chilometri da Copenaghen, è una realtà fortemente orientata in senso ecologico, comunitario ed autogestionario. A quest’ultimo riguardo credo meriti mezione l’aderenza dei residenti al concetto di selvforvaltning, termine ripreso dal moderno danese e di difficile traduzione. Vuole esprimere l’idea di stimolo alle persone ad essere maggiormente coinvolte nei processi decisionali, sentendosi maggiormente responsabili per gli esiti degli stessi. Le entrate, sia da lavori interni (con l’impresa Svanholm) che esterni alla comunità, vengono collettivizzate e le decisioni vengono prese utilizzando il metodo del consenso nell’ambito della settimanale assemblea comune.
La comunità dispone di 460 ettari di terreno dove vengono coltivati, con metodi rigorosamente biologici, mais e cereali, frutta e verdura.
L’esperimento è ormai ben collaudato; va avanti dal 1978.
Sono oltre 150 le persone coinvolte, tra cui un cospicuo numero di bambini che gli adulti tendono a coinvolgere, con le appropriate cautele, nei diversi aspetti della vita comunitaria. In stile peculiarmente danese, gli approviggionamenti elettrici della comunità vengono da generatori eolici. Come a Findhorn Foundation, esiste un depuratore naturale delle acque di scarico: la Living Machine.
Svanholm Gods, Svanholm Allé 2, 4050 Skibby.
Tel. +45-47566-670
E Mail 1 guestgroup@svanholm.dk
E Mail 2 kirstenh@svanholm.dk
Sito Internet www.svanholm.dk
Per approfondire
Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.
Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.
Leggine l’introduzione
Prezzo di copertina: 16.5 euro
Diponibile anche in formato Kindle