Pun Pun

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Pun Pun è diverse cose insieme. Vediamole dunque una per volta.
È in primo luogo, una fattoria biologica (a circa 50 chilometri da Chiang Mai, la seconda città della Tailandia) in un paese la cui natura è straordinariamente esuberante e produttiva.
In secondo luogo un living and learning center, ovvero un posto dove si ha modo di “imparare vivendone la quotidianità”.
E’ allo stesso tempo una bella esperienza eco-comunitaria, in cui si vive in maniera coerentemente (forse un po’ duramente, almeno per i parametri del sottoscritto) sostenibile, con l’obiettivo di essere di esempio per tutti coloro che volessero avventurarsi sullo stesso sentiero.
Last but nont least, è un centro di preservazione di diverse varietà di semi locali che vengono poi scambiati (un po’ come si faceva alle elementari con le figurine) con altre fattorie biologiche e persone interessate.
A Pun Pun si produce buona parte del cibo che viene consumato, usando metodi rigorosamente biologici. Le eccedenze vengono portate in città, a Chiang Mai, dove è stato creato, nella proprietà di un importante ed antico tempio buddista (il Wat Suan Dok), il Pun Pun Restaurant.
Nell’ecovillaggio ci si dedica con grande impegno ad una verace bio-edilizia con legno, mattoni prodotti in loco con paglia ed argilla, bambù, fibra di cocco ecc…
Ne vengono fuori piccoli stabili a metà strada tra la casa e la capanna, in linea con lo standard abitativo tradizionale delle campagne tailandesi.
In quanto living and learning center, Pun Pun offre diversi corsi per imparare le tecniche del natural building, letteralmente del “costruire in maniera naturale”. Offre anche corsi piu’ articolati, ad esempio il Pun Pun Internship, dove assieme alle tecniche di “verace bioedilizia” è possibile acquisire rudimenti di agricoltura biologica e permacultura, tecniche per il salvataggio dei semi ed approfondire diversi aspetti legati alla vita comunitaria. Quest’ultimo training dura due mesi e dieci giorni (chi volesse saperne di più può visitare il sito internet segnalato in apertura). L’approccio utilizzato nei corsi è fondamentalmente di tipo esperienziale, con poca teoria e molta pratica (il learning by doing: imparare facendo). A Pun Pun si crede poco negli specialisti e nei ruoli definiti e molto nell’imparare insieme, consentendosi e valorizzando alcuni errori.
Vivono stabilmente a Pun Pun 6 persone, equamente distribuite tra tailandesi ed occidentali ragion per cui viene correntemente parlato, oltre al thai, l’inglese.

Pun Pun: Mae Tang PO Box 5 Chiang Mai, 50150 Thailand.
Tel             +66(0)81-470-1461       
E-mail pareents@yahoo.com
Sito internet www.punpunthailand.org

 

Per approfondire il fenomeno comunitario

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

Leggine l’introduzione

 

Prezzo di copertina: 16.5 euro

 

Disponibile anche in formato Kindle