Progetto Tribù-Universo
Il Progetto Tribù Universo è un eco-villaggio integrato autosufficiente e auto sostenibile, con la finalità di una crescita individuale “spirituale” e di progetti sul territorio che includano bambini e genitori, centro di questa esperienza di vita.
Siamo un gruppo di uomini e donne provenienti da regioni italiane diverse e con differenti competenze professionali (artigiani, insegnanti, terapeuti, tecnici, agricoltori, liberi professionisti) che, unendosi insieme come Cooperativa Agricola, e come Associazione di Promozione Sociale, avendo un intento comune, si propongono di vivere in un ambiente più naturale possibile, portando nel loro agire la filosofia delle “tribù” (intese come comunità dove l’uno sostiene l’altro), consumare meno ed in modo più compatibile possibile con Madre Terra, proponendosi un percorso di sperimentazione attraverso la condivisione con tutti coloro che vorranno partecipare a momenti di pura gioiosità del vivere, portando attraverso incontri, laboratori, giochi, la nostra esperienza, professionalità e passione.
Condividiamo pensieri simili sul vivere insieme, valori di uguaglianza e rispetto dell’individuo e dell’ecosistema di cui siamo parte.
Come “spiritualità” intendiamo l’applicazione del concetto di “assunzione di responsabilità”: per noi, l’altro ci da sempre un’opportunità per poter vedere le nostre reazioni emotive quando interagiamo, per poter, attraverso la condivisione, sciogliere proprio i blocchi emotivi che portano rabbia, rancore e sofferenza. Partendo dal presupposto che l’essere umano non è mai libero finché non trasforma le fonti della propria sofferenza (che portano sempre a movimenti di separazione, lotta e isolamento), crediamo che attraverso la condivisione e gli strumenti adatti, possiamo tutti essere in grado di superare i nostri limiti e creare un’esistenza di gioia e liberazione, in connessione con la nostra anima, corpo e mente.
I nuclei abitativi saranno denominati “clan”, ogni clan verrà rappresentato da un singolo individuo nel cerchio della tribù.
Alcuni di noi lavoreranno all’interno del villaggio, mentre altri eserciteranno le proprie attività all’esterno.
La quota di adesione dei soci fondatori sarà di circa 70 mila euro c.d. che darà diritto ad una quota del 10% del valore del terreno e degli immobili annessi alla concessione edilizia che sono di mq 190, nella quota è compresa la costruzione di una unità abitativa di 70 mq. per ciascun socio fondatore il quale non sarà proprietario ma avrà l’usufrutto a vita dell’abitazione e potrà venderla solo insieme alla quota di adesione e a persone che aderiscano allo statuto del progetto, potrà anche affittarla sempre nel rispetto degli accordi del villaggio, le quote possono essere anche divise e acquistare una abitazione in più persone, i soci fondatori decideranno insieme se caricarsi di un mutuo o saldare la propria quota autonomamente, quest’ultima cosa è ancora da decidere.
Il PROGETTO verte su quattro concetti fondamentali
1) Le abitazioni
L’integrazione delle strutture abitative nell’ambiente naturale, molto semplici ed essenziali, strutturate su un unico piano, autocostruite esclusivamente in legno e paglia, senza fondazioni ma su palafitta. Le strutture utilizzeranno tutte le possibilità che il mercato offre in quanto a materiali naturali, per la costruzione, per l’isolamento e le suppellettili; bandiremo tutte le materie plastiche. Verrà rispettato il precetto per cui nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma, cosa che è fondamentale per noi e ragione per cui tutto ciò che è naturale deve ritornare poi in natura.
Il piccolo agglomerato avrà una sua autosufficienza, sia idrica che elettrica, utilizzando il recupero delle acque piovane per gli scarichi dei bagni e un pozzo già esistente per innaffiare le colture.
L’approvvigionamento elettrico è in fase di studio, ( si predilige l’eolico) e sarà unico per ogni singola unità abitativa, limitando al massimo il consumo energetico e l’impatto ambientale; per il riscaldamento saranno presi in considerazione impianti a legna (stufe che fungano anche da cucina). Per quanto riguarda lo smaltimento dei liquami sarà prevista la fitodepurazione, non sarà possibile gettare carta igienica negli scarichi e tutti i saponi usati saranno di origine vegetale biodegradabili al 100%. Il recupero degli scarti alimentari sarà del 100%.
Le abitazioni avranno forma ottagonale (tipo trullo), su palafitta, con struttura portante in legno e tamponamenti in paglia e terra cruda; x il tetto pensiamo di utilizzare il sughero. Questa forma geometrica è stata scelta x economizzare il più possibile l’ energia e x integrare le strutture nell’ambiente circostante, deturpandolo il meno possibile.
Sarà prevista la presenza di un salone-foresteria di circa 110 mq. , per attività legate ai progetti che intendiamo creare e l’ospitalità , più una cucina-lavanderia in comune di 80mq, per un’economia di attrezzature, spazio ed energia. Queste ultime metrature sono già presenti nel contratto di acquisto.
In ogni abitazione sarà prevista una stufa-cucina per eventuali bisogni dei singoli clan.
2) Il sostentamento alimentare
L’Agricoltura Naturale, come mezzo per il sostentamento dei componenti del villaggio, come riscoperta dei vecchi lavori manuali, propri della cultura contadina dei nostri luoghi, dei cibi sani e del territorio. Quindi un ripristino naturale e programmato della parte boschiva e la riscoperta e la rivalutazione del sottobosco. L’intenzione è di usare il meno possibile mezzi meccanici ma di tornare all’uso animale per la pulitura dei campi; verranno allevati animali solo per ciò che ci donano (uova, latte ), essendo noi vegetariani. Quello che verrà prodotto in surplus, verrà venduto a livello locale, supportando anche le organizzazioni dei GAS.
Per l’approvvigionamento degli altri alimenti, sarà usato quanto più possibile lo sfuso per eliminare i confezionamenti in plastica.
3) Il sostentamento economico
Un fine ludico-educativo (fattoria didattica) dove bambini e genitori, possano riscoprire il valore della terra in un’ottica compatibile con le esigenze attuali, la riscoperta della manualità con corsi di attività artigianali e creative : il progetto “Tribù Universo”, che fonde la sua essenza nella riscoperta del proprio essere in natura, molto vicino alla filosofia applicata di Steiner. Si presuppone la conoscenza e la trasmissione dell’insegnamento di Madre Terra nell’usare, senza sfruttare, ciò che l’ambiente ci mette a disposizione. Il tutto a partire dal gioco, dall’entusiasmo e dall’armonia nel fare, dalla condivisione e dal rispetto reciproco.
Un posto “aperto”, dove ritornare in sintonia con i propri bambini e riscoprire il nostro bambino interiore.
Si intendono proporre:
-Incontri/laboratorio di Rebirthing (Tecnica di respiro legata al trauma di nascita).
-Incontri/laboratorio artistici( pittura, scultura, danza, musica, teatro, cucina.)
-Percorsi di accompagnamento alla nascita.
-Incontri/laboratorio di Psicomotricità relazionale.
-Percorsi legati al massaggio infantile.
-Incontri/laboratorio genitori-figli.
-Incontri/laboratorio con disabili.
-Percorsi di acquaticità.
-Campi estivi per bambini-genitori
-Collaborazioni con strutture del territorio ( comuni, scuole, associazioni, strutture sanitarie, centri culturali e sociali.)
Tutte le esperienze saranno legate ai quattro elementi ( acqua, terra, fuoco e aria) e fortemente orientate agli intenti che il villaggio si è posto:” vivere esperienze in un ambiente di natura, per riscoprire insieme la consapevolezza che viviamo in un ecosistema e che noi esseri umani siamo parte integrante di tutto ciò che ci circonda, quindi responsabili di ciò che creiamo. Il rispetto verso la natura porta al rispetto verso noi stessi e verso gli altri.”
Si produrranno prodotti interni di varia tipologia da vendere all’esterno.
I compensi ottenuti da tali attività ( progetti) permetteranno insieme all’agricoltura (vendita di prodotti biologici in eccesso) di sostenere il villaggio, sarà sostenuto il baratto sia di merci che di lavoro per chi non ha la possibilità di attingere al denaro.
4) La finalità
Il cerchio inteso come luogo di incontro e di condivisione. Vogliamo che il villaggio sia aperto a chiunque, che ognuno sia accolto per ciò che è , che sia un luogo dove le esperienze dell’uno, sono la ricchezza dell’altro. L’interazione con il territorio circostante, e non solo, per noi è fondamentale: il villaggio non vuole essere un’isola, ma un continente, un’esperienza da condividere, senza la presunzione di essere nella verità del vivere, ma nell’intento di sensibilizzare tutti coloro che lo vogliano ad una coscienza più rispettosa dell’ambiente in cui viviamo, alla riscoperta del valore dello stare insieme con gioia e all’integrazione di culture ed esperienze diverse.
Il concetto Antropologico di “Tribù” è inteso come società umana dove convivono esperienze etniche e culturali diverse, dove la condivisione è un mezzo per capire e rispettare l’altro per ciò che è, dove l’anziano è fonte di saggezza e il bambino è colui che esprime la consapevolezza acquisita, dove la fragilità del momento di qualcuno viene sostenuta dal gruppo, e l’accompagnamento alla nascita viene vissuto nel modo più naturale possibile, così come l’accompagnamento alla morte.
Ci si propone di avvicinare quanti più individui possibile a questa esperienza, condividendo insieme il rispetto e l’unione nella “Diversità”. Il villaggio sarà sempre disponibile, compatibilmente alle proprie attività, ad ospitare iniziative, condivisioni e visite che siano finalizzate all’obbiettivo che tutto il progetto incarna. Il comune potrà usufruire gratuitamente di tutte le possibilità che il villaggio offrirà.
Nel progetto la nostra intenzione è anche quella, in accordo con la provincia, di istituire un parco chiuso nella proprietà che andremo ad acquistare, affinché la fauna possa tranquillamente sostare nel territorio, senza la continua invadenza dei cacciatori che con il piombo delle cartucce minano fortemente la stabilità dell’ecosistema e perché bambini e adulti interni ed esterni al villaggio, vi possano convivere riscoprendo passeggiate nel bosco alla scoperta degli animali in natura.
Cosa chiediamo al comune di Riparbella
Di sostenere attivamente questa nostra iniziativa, con una delega al nuovo piano regolatore, dandoci la possibilità di costruire una cubatura maggiore di quanto oggi ci è concesso, saremmo onorati anche di avere il patrocinio del comune per questa iniziativa, abbiamo visionato un’area molto estesa, di circa 70 ettari tra seminativo e bosco, prima di fare la compravendita, visto che il prezzo per noi risulta molto oneroso, vorremmo non garanzie ma la “possibilità” che questo si possa creare, tenendo anche conto che niente di ciò che verrà costruito sarà fissato in pianta stabile e che il progetto non è finalizzato ad un’operazione speculativa, ma volto alla tutela e alla valorizzazione di parte del bellissimo Comune di Riparbella (Pisa).
Inoltre tutto ciò che è di proprietà dell’associazione “Tribù Universo”, al momento della cessazione dell’esistenza della stessa, causa forza maggiore, verrà devoluto per il 50% ad altre associazioni e per l’altro 50% al Comune di residenza.
Sappiamo, per esperienza storica, che solo attraverso la volontà e la lungimiranza di vedute di alcuni individui, si possono creare le condizioni per qualcosa di innovativo. Siamo fiduciosi per questo, anche in merito alle capacità che questo comune possiede nel puntare un occhio di riguardo al suo territorio, e siamo nella speranza che contribuisca a creare questa opportunità. La nostra fiducia è pari alla nostra determinazione nella riuscita del progetto.
Ciò che ci siamo prefissi è una nuova possibilità per una vita volta alla riscoperta dei valori della tradizione e della condivisione, considerando che un progetto così innovativo permetterà anche al Comune di Riparbella di avere una notevole visibilità e un ritorno turistico-ambientale nel contesto dell’ecosostenibilità e dell’innovazione, così come è successo per altre realtà (Pomaia) in comuni anche limitrofi.
Siamo aperti a qualsiasi collaborazione e consiglio che codesto Comune vorrà proporci. La validità del progetto è già stata informalmente gratificata da alcune autorità delle istituzioni scolastiche e politiche del Nord Italia (Bergamo), motivo per cui abbiamo ragione di confidare in un vostro concreto interesse .
I costi di realizzazione si aggirano intorno ai € 700.000 , €300.000 per il terreno, il resto per le abitazioni e quant’altro.
Siamo associati alla RIVE ( Rete italiana villaggi ecologici), al WWOOF (Worldwide opportunities on organic farms), al CONACREIS (Coordinamento nazionale delle associazioni e comunità di ricerca etica interiore e spirituale).
Andrea Balzini, Coordinatore de “Il Villaggio della Gratitudine”
E mail andrea.balzini@libero.it tel. 333 8565952