Bagnaia: prima di tutto una comune!

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La Comune di Bagnaia è la più antica realtà della RIVE e ne rappresenta la sede legale.

Nasce quasi 40 anni fa dalla fusione di due piccole esperienze comunitarie: una comune urbana alla periferia di Siena ─ due famiglie e un single che collettizzavano i guadagni da lavori esterni ─ ed una rurale, tra Siena e Grosseto, fondata da due persone che provenivano dalla comunità cattolica di Nomadelfia. La proprietà di Bagnaia, una casa colonica nella Montagnola senese, viene acquistata nel 1979. Le persone coinvolte, al momento (il numero, pur lievemente, cambia spesso, l’ultimo aggiornamento di questo post è di marzo 2018) sono 16, con un’età compresa tra i cinque ed i sessantacinque anni.

«Non ci siamo messi subito insieme», mi diceva Guerrino (un po’ la memoria storica della comune, mancato il 4 luglio 2017), «perché [pur essendo quasi tutti cattolici] venivamo da esperienze diverse».

In principio i due gruppi si organizzano in spazi distinti (la casa colonica è molto grande e articolata). Li chiamano melograno e nocciolo. Con il tempo si amalgameranno del tutto, svolgendo oggi funzioni che potremmo definire “complementari”. Ne dà un’efficace descrizione Francesca Guidotti, nel suo libro Ecovillaggi e cohousing:

«La casa comune, chiamata il Melograno, è una splendida colonica in pietra, parte di un complesso di edifici abbracciati intorno a una piccola corte, dove si affacciano la lavanderia, il forno e gli alloggi. Poco più avanti, nascosta da piante alte e rigogliose, c’è una porticina che conduce a un appartamento: il Nocciolo. Questo è un luogo speciale per i comunardi, è uno spazio d’intimità famigliare, dove chi ne ha bisogno può prendersi del tempo libero dalla vita di comunità».

Tornando ora a considerare Guerrino, frugando nella sua memoria storica racconta:

«L’idea della comune, non esisteva chiaramente. Si viveva così, ci rapportavamo, abbiamo eliminato i ruoli però l’idea chiara della comune nasceva pian pianino. Molte persone non si sono trovate d’accordo e mano a mano che si chiariva cos’era la comune e cosa volevamo diverse persone se ne andavano, altre arrivavano e con il tempo abbiamo dato una definizione di comune che è valida anche oggi, ovvero: non comanda nessuno, le decisioni si prendono insieme, eliminazione dei ruoli, fiducia e stima reciproche, confronto reciproco [nell’assemblea, organo gestionale e decisionale], parità dei sessi, il lavoro come dovere di tutti, la proprietà ed i soldi in comune».

Nove bambini crescono assieme alla comune e la cosa non si rivela semplicissima. Mi focalizzai sulla questione con l’articolo I figli della comune.

Ancora Guerrino:

«noi abbiamo discusso molto sull’educazione comune. I ragazzi, in realtà, avevano perso punti di riferimento, perché tutti ci consideravamo ugualmente responsabili della loro educazione. Hanno avuto diversi problemi e noi siamo arrivati all’attuale situazione per cui si parla sempre di educazione insieme ma l’ultima parola spetta comunque ai genitori».

All’associazione culturale “La Comune di Bagnaia onlus” sono intestate le proprietà e da ad una cooperativa agricola, in cui lavorano alcuni comunardi, la gestione delle terre.

Ogni membro della comune ha diritto ad una camera. Dunque ciascuna coppia ha due camere. I rimanenti spazi sono comuni.

Tutte le entrate dei comunardi (che lavorino o meno nella cooperativa agricola della stessa comune), incluse le rendite patrimoniali, sono collettivizzate. Le stesse autovetture sono gestite in comune. In assemblea si discute in merito all’allocazione dei soldi mentre per le spese strettamente private ogni comunardo ha diritto a 200 euro mensili.

Guerrino:

«I lavori domestici della comune vengono svolti a turno, sia tra quelli che lavorano dentro che tra quelli che lavorano fuori. Sono “servizi sociali”. Il fatto che tutti facciano i turni è una cosa essenziale, vitale. Noi siamo un’azienda biologica certificata. Produciamo: foraggi, granaglie, vino, olio, carne e ortaggi, mantenendo un rapporto diretto con chi compra. Da un punto di vista religioso siamo assolutamente laici ma accettiamo comunque tutti; per noi basta credere nella persona. Siamo anche apolitici e contrari alle droghe. Quando siamo arrivati qui i locali ci vedevano come il fumo negli occhi, come hippies, drogatoni che facevano le orge. Invece abbiamo preso in mano un podere sfasciato, l’abbiamo messo a posto, abbiamo fatto la vigna, abbiamo fatto uliveti, produciamo come producono gli altri e anche meglio. Sono dunque saltati certi luoghi comuni. Quando si danno gli esempi giusti, poi torna tutto indietro, infatti oggi i locali ci stimano ed apprezzano».

A Bagnaia è possibile soggiornare, per periodi da concordare, secondo la formula dello scambio-lavoro. Chiunque fosse interessato può anche contattare il WWOOF, un’associazione che organizza campi di lavoro internazionali in fattorie biologiche ed eco villaggi, spesso a Bagnaia.

 

Di seguito, un documento preparato dai membri di Bagnaia per presentare l’esperienza comunitaria di cui sono protagonisti

 

La Comune di Bagnaia nasce nel 1979, con l’idea di sperimentare nel quotidiano la condivisione delle risorse umane ed economiche e una vita di gruppo che preveda la comprensione, il rispetto reciproco e la collaborazione. Si basa sul principio di equità dei diritti e dei doveri.

 

Economia e metodo del consenso

La proprietà è collettiva ed indivisa.
Dal 2001 abbiamo costituito un’associazione Onlus come riconoscimento legale della nostra comune.
Il gruppo, al momento attuale (2006), è composto da venti  persone da 5 a 65 anni.
Ci riuniamo ogni settimana e prendiamo le decisioni con il metodo del consenso.
Condividiamo momenti di confronto, la quotidianità e non mancano certo occasioni di festa e allegria.
Ogni partecipante sceglie il proprio lavoro, che può essere collocato sia all’interno (artigianale o agricolo) sia all’esterno, a seconda dei propri desideri e delle proprie competenze.
La struttura abitativa e aziendale è situata ai margini di un piccolo borgo in collina, a 12 km da Siena, per cui abbiamo la possibilità sia di godere della quiete della campagna che di partecipare alla vita del paese e della città.
Siamo impegnati in attività di vario tipo: sociali, politiche, ambientali, pacifiste e promuoviamo iniziative artistiche e culturali aperte ai nostri amici e vicini.
L’abitazione è un antico fabbricato rurale in parte ristrutturato per le particolari esigenze della comune.
Ogni membro ha la sua camera, mentre gli altri spazi sono collettivi.

 

L’attività agricola

L’azienda agricola è gestita legalmente dalla Cooperativa La Comune di Bagnaia che dal 1990 si impegna a seguire la normativa e le tecniche dell’agricoltura biologica. Comprende 50 ettari di bosco ceduo, da cui si ricava legna da ardere e 30 ettari di coltivato a olivi, vigneto, cereali, orto e foraggi.
Si allevano mucche da latte e vitelli, maiali, animali da cortile e api.
Molti prodotti vengono direttamente consumati dalla comune, i restanti vengono venduti a vicini e amici.
Facciamo parte di varie associazioni, fra cui: RIVE (Rete Italiana dei Villaggi Ecologici); GEN-Europa (Global Ecovillage Network); AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica); WWOOF (Willing Workers On Organic Farms).
Ospitiamo persone interessate alla vita comunitaria o all’agricoltura biologica, in cambio di aiuto nei lavori.
Chi desidera farci visita, per una migliore conoscenza, sarà benvenuto. Contattateci.

 

Principi ispiratori

I componenti della Comune di Bagnaia si ispirano, per quanto riguarda la propria vita e attività, ai seguenti principi e orientamenti:

1) Tutte le risorse de “La Comune di Bagnaia” sono a disposizione dei membri.
Al momento dell’ammissione il socio potrà conferire tutti i suoi beni alla Comune, mentre avrà il diritto di usufruire di tutti i servizi.

2) In ogni momento della sua vita, la Comune rifiuta qualsiasi forma di autoritarismo, mentre ricerca la partecipazione costante dei membri.
L’Assemblea è quindi l’unico organo deliberativo.

3) Negli impegni e responsabilità domestiche e lavorative “La Comune di Bagnaia” cerca di raggiungere una effettiva parità tra uomo e donna.

4) Riconoscendo come la nostra epoca sia sempre più identificabile come l’epoca del consumismo e dell’uso irrazionale delle risorse, “La Comune di Bagnaia” si organizza secondo una linea di sviluppo antagonista a questa tendenza, affermando che:

a)l’organizzazione collettiva permette una migliore e più razionale utilizzazione delle risorse;

b)verranno praticate forme di agricoltura che si integrino il più possibile con l’ambiente;

c)l’attività agricola verrà diversificata per tendere sempre più all’autosufficienza;

d)verrà evitato l’acquisto di beni ritenuti superflui o di lusso.

5) Restituendo all’agricoltura il suo vero valore come attività primaria dell’uomo, “La Comune di Bagnaia” si impegna a tutelarla, sostenerla e svilupparla.

6) È riconosciuto a ogni membro il diritto di scegliere l’attività lavorativa in cui si senta più realizzato, compatibilmente con le esigenze economiche generali.

7) Ogni membro deve essere responsabilmente partecipe della vita domestica, contribuendo ai servizi e alle attività produttive del gruppo e dando secondo le proprie energie e capacità.

8) La vita in comune è intesa anche come momento di ricerca di forme nuove di relazioni, al di là della famiglia mononucleare, per quanto riguarda i rapporti affettivi, quelli economici e le responsabilità da parte di tutti i membri nei confronti dei figli.
In particolare ogni membro dovrà dichiarare la sua disponibilità ad una sempre migliore partecipazione alla crescita ed all’educazione dei figli.

9) “La Comune di Bagnaia” è aperta ad un numero illimitato di soci; inoltre essa ricerca tutte le occasioni possibili di incontro e confronto ed è perciò disponibile a varie forme di ospitalità, che possono concludersi con una richiesta di entrata a pieno titolo.

10) I rapporti tra le persone si intendono basati sul rispetto, la tolleranza, la solidarietà, l’affetto, l’amicizia, la fiducia e la sincerità.

11) A tutti i membri è richiesta la partecipazione a momenti della vita quotidiana della Comune, sebbene siano accettate forme di convivenza non totale.

 

La Comune di Bagnaia
Via Bagnaia 37, 53018, Ancaiano, Sovicille (Siena)
Tel. 0577.311014-0577.311051
E-mail: lacomune.bagnaia@libero.it

 

Per approfondire il fenomeno comunitario

 

Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.

 

Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.

 

Leggine l’introduzione

 

Prezzo di copertina: 16.5 euro

 

Disponibile anche in formato Kindle