Il Giardino della Gioia
Presentazione a cura di Cristina Salvadori
Il Giardino della Gioia è un nuovo progetto di ecovillaggio nato a marzo del 2011 e situato all’interno del promontorio pugliese del Gargano presso la Contrada Torre Mileto (comune di San Nicandro, Foggia).
L’ambiente circostante nel quale si insedia questo esperimento è un uliveto con rispettivo appezzamento di terra che ne sancisce quindi il carattere rurale. L’etica promossa dal Giardino della Gioia è infatti a carattere ecologico ed ecosostenibile: lo scopo non è solo quello di promuovere uno stile di vita più attento alle esigenze umane, ma anche quello di ridurre a zero l’impatto con l’ambiente circostante con una minuziosa attenzione a tutti i gesti e gli usi della vita quotidiana.
Attualmente questo esperimento comunitario conta 4 membri ma c’è una buona apertura ad accogliere nuove persone, interessate al progetto.
Dal punto di vista organizzativo la comunità sta riuscendo a fornire quasi tutte le strutture necessarie al funzionamento quotidiano del vivere insieme.
Le abitazioni dei membri sono costituite prevalentemente dalla presenza di yurte, tende circolari tipiche delle popolazioni mongole, costruite nel rispetto della tradizione.
L’obiettivo dell’autosostentamento al quale il villaggio tende viene ricercato attraverso la coltivazione di due orti sinergici, realizzati con la collaborazione di Antonio de Falco, esperto in materia nonché membro della comunità. Vi è anche la presenza del forno per pane e pizze e di un pollaio per le uova dato che la dieta seguita è prevalentemente vegetariana.
L’idea di realizzare un ecovillaggio con tutte le sue caratteristiche pone innanzitutto la volontà di rispettare l’ambiente circostante e la terra che lo ospita: per questo tra gli intenti del Giardino della Gioia vi è anche quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale relativo al proprio insediamento. Per riuscire in questo la comunità si è quindi dotata di una cucina solare, una lavatrice a pedali unita anche alla produzione di detergenti a base naturale autoprodotti, un compost toilet e utilizzo di energia rinnovabile ottenuta per mezzo di pannelli solari realizzati dalla comunità stessa.
La filosofia che muove lo spirito di questa neo comunità è quindi in stretta connessione con un’etica ecologica legata ad uno stile di vita sano ed equilibrato, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente. Quello che il Giardino della Gioia sembra ricercare, e di riflesso promuovere, è quindi prevalentemente improntato sul rispetto sia dell’uomo che della natura, a partire dalla ricerca di un benessere psico-fisico dal quale possa trarne giovamento anche l’ambiente circostante.
Le esigenze attuali dell’insediamento richiedono un impegno costante dei membri i quali lavorano prevalentemente all’interno al fine di dotare la comunità di tutte le cose primarie di cui ha bisogno e per garantirne il funzionamento. Tuttavia la volontà presente, ma connessa anche a future intenzioni, è quella di riuscire in un’apertura verso l’esterno, per conoscere e farsi conoscere e soprattutto per diffondere i saperi che circolano all’interno grazie alle conoscenze apportate da ciascun membro. Queste si muovono tra variegati argomenti tra i quali il teatro, la conoscenza del corpo fisico e mentale, la realizzazione di un orto sinergico e tanti altri, da promulgare per mezzo di svariati canali come ad esempio corsi e progetti nelle scuole, in altre realtà affini o addirittura all’interno della comunità stessa. Tale intenzione si muove anche verso un’apertura più “materiale” da realizzarsi attraverso veri e propri scambi di prodotti realizzati all’interno del villaggio e da esportare fuori.
Dal punto di vista delle relazioni sociali con le altre realtà affini ricordiamo che il Giardino della Gioia è aderente alla RIVE e all’Associazione Basilico: come ecovillaggio è quindi connesso alla rete delle realtà ecologiche italiane.
Il Giardino della Gioia si inserisce quindi tra i nuovi progetti di ecovillaggi: si tratta ovviamente di una realtà allo stato iniziale che ha bisogno ancora di tempo per assicurare la propria stabilità e per far fronte a tutte le esigenze primarie al fine di garantire un concreto funzionamento. Al momento sembrano comunque esserci tutte le componenti per la buona riuscita.
Contrada Torre Mileto – San Nicandro (FG)
Tel. 3299842608
E Mail giardinodellagioia@gmail.com Web Site giardinodellagioia.wixsite.com/eden Pagina Facebook
Per approfondire il fenomeno comunitario
Quindici anni di studi — in biblioteca e sul campo — sul vivere insieme.
Il quarto di una fortunata serie di testi sull’universo comunitario, ogni giorno più multiforme. Un excursus che, dalle prime comunità essene, giunge alle contemporanee esperienze di cohousing tentando di non trascurare nessuno: esponenti radicali della riforma protestante, socialisti utopisti, anarchici, hippies, kibbutzniks, ecologisti più o meno profondi, new-agers, cristiani eterodossi, musulmani pacifisti e altro ancora.
Una mappatura ragionata — su scala italiana, europea e mondiale — di gruppi di persone che abbiano deciso di condividere, in vario modo, princìpi, ambienti, beni di vario genere e denaro, di comunità sperimentali — spesso ecologiste — dove si sondino le suggestive sfide di uno spazio vitale comune.
Manuel Olivares, sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed). Negli anni successivi pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007).
Nel 2010 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi.
Seguiranno altre pubblicazioni, in italiano e in inglese, l’ultima e di successo è: Gesù in India?, sui possibili anni indiani di Gesù.
Leggine l’introduzione
Prezzo di copertina: 16.5 euro
Disponibile anche in formato Kindle